“Gió è un gioco evocativo: animale, scultura, tavolo. I suoi occhi aperti e le sue gambe ben salde sono gli elementi che gli danno vita.”

Con queste parole l’architetto Giuseppe Leida descrive l’elegante scrivania Jumbo che ha dato origine alla sua collezione Giò. Un design raffinato che abbina strutture in rovere rigatino o noce nazionale con piani multistrato in laminato Arpa nero con finitura Tex. 

Il primo pezzo, nato dopo la richiesta di un cliente brianzolo, è stato presentato al Salone del Mobile 2016. Si tratta di una scrivania ispirata nel modo di disegnare di Bruno Munari, rifinita a mano e protetto con una vernice all’acqua opaca.

Leida ha scelto il legno come materiale principale, già utilizzato nell’arredo di ufficio e domestico dai primi 900. “Mi serviva un piano che richiamasse quelli in cuoio delle scrivanie degli anni 30 ma che fosse più tecnologico, confortevole e offrisse una tattilità diversa del legno”, spiega Leida. Così ha prediletto la finitura Tex di Arpa in colore nero. “Ricorda il tema del cuoio ed è una finitura quasi anti-impronta. Abbiamo poi deciso di inserirla in tutte le superfici orizzontali della collezione”.

Crediti fotografici: Courtesy of GLA Giuseppe Leida Associati

La linea Gió, in onore all’architetto Gio Ponti, è composta da altri due elementi di arredo: una panca e un servomuto. “Tutti e tre hanno una forma antropomorfa ma naturale che ricorda l’elefante. Infatti, i loro nomi sono ispirati a questi animali non domestici presenti nel mondo delle fiabe”, dice Leida. Per dimensione e per aspetto, la panca si chiama Dumbo, la scrivania Jumbo e il servomuto Big Mary.

Giuseppe Leida
Giuseppe Leida

Nato a Milano nel 1974, ha studiato Architettura al Politecnico di Milano con Guido Nardi e Angela Mangiarotti. Nel 2001 ha fondato GLA Giuseppe Leida Associati, uno studio dalla forte cultura multidisciplinare, orientata a progetti sempre più attenti alla qualità degli spazi costruiti, all’ambientale e al benessere delle persone che non perdere di vista gli aspetti formali in cui ogni volta si cerca la sottrazione del superfluo. Nel 2018 ha fondato Supernormal Studio, gruppo di lavoro in cui architetti, designer e grafici lavorano con focus particolare sul retail. 

Decorativi usati nel progetto